Torno a casa.
Nulla di nuovo a parte un fascio di carciofi con le spine che troneggia sul tavolo della cucina.
A proposito di carciofi devo ammettere d’esserne molto ghiotta, malgrado l’intolleranza alimentare nei loro confronti e l’allergia alle loro spine.
L’ultima volta che, giocoforza, dovetti pulirne una trentina, ho dovuto prendere il cortisone; perché mi sono lasciata vincere dalla gola. Come negare la prelibatezza dei carciofi tuffati nella pastella e poi fritti in olio di oliva.
Non devo, peraltro assolutamente dimenticare di non sottovalutare alcuni graffi sulle dita che mi hanno procurato infezione.
Ho dovuto assumere antibiotici e stare due giorni senza poter fare null’altro che crogiolarmi nella sofferenza.
Ora, nel vedere i carciofi in bella mostra che, quasi deridendomi mi sollecitano alla loro pulitura, mi prende una tale rabbia da restare indecisa tra il far fare al fascio un bel volo dalla finestra oppure ripiegare sul rifiuto categorico decidendo di ribellarmi, dicendo al padrone:
Nulla di nuovo a parte un fascio di carciofi con le spine che troneggia sul tavolo della cucina.
A proposito di carciofi devo ammettere d’esserne molto ghiotta, malgrado l’intolleranza alimentare nei loro confronti e l’allergia alle loro spine.
L’ultima volta che, giocoforza, dovetti pulirne una trentina, ho dovuto prendere il cortisone; perché mi sono lasciata vincere dalla gola. Come negare la prelibatezza dei carciofi tuffati nella pastella e poi fritti in olio di oliva.
Non devo, peraltro assolutamente dimenticare di non sottovalutare alcuni graffi sulle dita che mi hanno procurato infezione.
Ho dovuto assumere antibiotici e stare due giorni senza poter fare null’altro che crogiolarmi nella sofferenza.
Ora, nel vedere i carciofi in bella mostra che, quasi deridendomi mi sollecitano alla loro pulitura, mi prende una tale rabbia da restare indecisa tra il far fare al fascio un bel volo dalla finestra oppure ripiegare sul rifiuto categorico decidendo di ribellarmi, dicendo al padrone:
“Se vuoi mangiare carciofi, siediti e puliscili da te, io posso soltanto cucinarli!”
Preparo un pranzetto da re, senza carciofi s’intende.
Il maritino rincasa e la prima frase che gli esce dalla bocca è: “Comu li facisti i cacocciuli?”
"Al volo!" rispondo concisa, continuando a rimestare la pentola dove si stanno cucinando gli spaghettoni…
Preparo un pranzetto da re, senza carciofi s’intende.
Il maritino rincasa e la prima frase che gli esce dalla bocca è: “Comu li facisti i cacocciuli?”
"Al volo!" rispondo concisa, continuando a rimestare la pentola dove si stanno cucinando gli spaghettoni…
… Continua